Premessa
Le Regioni d’Italia assommano la più alta concentrazione di rischi, in larga parte occulti o sottovalutati, sul territorio Campano sono stati individuati come possibile origine di disastri, in linea di massima comuni a tutte le province, i seguenti eventi:
I rischi: sismico, vulcanico, idrogeologico, industriale;
Le fonti possibili di rischio: l’erosione delle coste, il degrado dei bacini idrici, la cementificazione del territorio, la gestione, accantonamento e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali;
L’equilibrio ecologico territoriale minato da un diffuso inquinamento: idrico, ambientale, elettromagnetico ed acustico;
Il patrimonio culturale ed architettonico è segnato dalla mancata manutenzione, dall’assenza dei cataloghi tipologici per i centri storici, dalla mancanza, a livello territoriale, di piani di sviluppo e recupero integrati.
Ciò premesso, lo Stato Italiano, a seguito degli eventi calamitosi degli ultimi anni, alle competenze in materia di previsione e prevenzione delle Amministrazioni Regionale ha di fatto aggiunto quella delle funzioni di soccorso e ripristino, con la nomina dei Presidenti delle Regioni a Commissari Governativi, aventi incarichi e poteri straordinari per intervenire nelle zone colpite.
Agli Enti Locali se spettavano già la predisposizione dei Programmi di previsione e prevenzione dei rischi ora con l’indicazione di un ruolo anche nel soccorso si rende necessario, per esse, concorrere alla pianificazione e gestione dell’emergenza.
Target
La proposta di riassetto della Protezione civile è mirata ad una corretta gestione dell’emergenza, indirizzata principalmente nel settore della previsione dei fenomeni eclatanti con un immediato abbattimento dei costi di ristoro; ad un incremento dei posti di lavoro nel settore del recupero e monitoraggio territoriale ed ambientale con una riqualificazione del personale preesistente e la creazione di nuove professionalità, sviluppati sia in ambiente non- profit sia con la creazione di nuove aziende e con la riconversione di quelle preesistenti.
L’obbiettivo è quello di dotare le Regioni di strumenti e mezzi in grado di prevenire e superare le emergenze con un ottimizzazione delle risorse ed un pieno impiego dei capitali, sia di provenienza Europea che nazionale e, soprattutto, favorendo gli investimenti di capitali privati, anche stranieri, in quelle aree, ora ritenute ad alto rischio.
Lo strumento
La proposta ha come obiettivo precipuo la riorganizzazione delle competenze in materia di protezione civile con una legge organica, il cui cardine è l’istituzione di un’AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE.
L’Agenzia è lo strumento preposto alla gestione degli interventi regionali in ambito di protezione civile. Il compito dell’Agenzia è di organizzare in accordo con le amministrazioni locali, la previsione e prevenzione dell’emergenza ed il suo superamento, predisporre un Piano di Soccorso Integrato, sviluppato per scenari possibili e che tenga conto delle risorse disponibili sul territorio, provvedendo, ove necessario, al loro incremento ed adeguamento. In tale piano dovranno essere organizzati il personale e le attrezzature necessarie alla gestione dell’emergenza e del soccorso; riconoscendo il contributo dato dalle associazioni di volontariato e volendo interagire con un interlocutore unico e privilegiato che garantisca l’uniformità della risposta e professionalità degli operatori s’istituisce il Comitato Regionale del Volontariato di Protezione Civile, ove non fosse già preesistente sotto altra forma, e si creano i Centri d’Approvvigionamento Logistico provinciali, affidati allo stesso volontariato che ne garantirà l’efficienza e manutenzione per mezzo d’opportune convenzioni con l’ente titolare.
Al fine di un’omogenea risposta dei soccorsi s’istituisce il Corpo della Protezione Civile Regionale, al quale concorreranno i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, il Corpo Forestale dello Stato, la Guardia Costiera, i delle Province, il Comitato Regionale del Volontariato di Protezione Civile. Il Corpo assicurerà un’unica catena di comando che vedrà le varie componenti aggregate per competenze, professionalità e formazione. In emergenza saranno uniformate le divise in un unico modello recate l’insegna del corpo di appartenenza, associazione o organizzazione con le relative qualifiche unificate.
Al Corpo Regionale della Protezione Civile è assegnata la funzione di predisporre il Piano esecutivo del personale e dei mezzi necessari alla gestione dell’emergenza, Colonna Mobile Regionale, la gestione della Scuola di Formazione regionale per la Protezione Civile, la formazione e la gestione del Volontariato per le maxi-emergenze. Infine, l’Agenzia Regionale dovrà predisporre i Programmi di previsione e prevenzione e le mappe di rischio, curandone l’aggiornamento e verificandone l’efficacia con opportune esercitazioni.
Al fine di una migliore integrazione ed efficienza della componente tecnico-scientifica si istituisce il Comitato tecnico-scientifico, componente di ricerca, verifica e aggiornamento dell’Agenzia, per l’impostazione metodologica dei Programmi di previsione e prevenzione e per la valutazione degli interventi a seguito dell’emergenza. I componenti saranno nominati dal Direttore dell’agenzia su indicazione dagli Atenei Campani tra Docenti, Ricercatori e Esperti con competenze in materia di Protezione Civile, in numero adeguato.
L’Agenzia diretta da un Coordinatore di Emergenza, incaricato con decreto della Presidenza Regionale, si dovrà avvalere per i quadri comando e amministrazione del personale del Servizio Regionale di Protezione Civile, degli Ufficiali Superiori EI posti in Ausiliaria e tramite apposite convenzioni, del personale delle altre strutture operanti sul territorio regionale nella protezione civile, ivi incluso il volontariato. Economicamente l’Agenzia si avvarrà dei fondi previsti dal Bilancio Regionale e dai finanziamenti Nazionali e Comunitari dei settori ambiente, territorio e sviluppo nelle modalità che saranno stabilite dagli statuti regionali.
Per una maggiore diffusione territoriale si istituiscono la Colonna mobile Provinciale e i Corpi Comunali della Protezione Civile. La Colonna Mobile Provinciale, coordinata e diretta da un Coordinatore di Emergenza, ha il compito di coordinare il soccorso in armonia ed integrazione con il Piano di Soccorso Integrato; in tempo di pace curerà l’omogeneità e, ove richiesto per inadempienza dell’autorità locale, la redazione dei piani comunali e comprensoriali di Protezione Civile, affidando l’incarico professionale a quei tecnici ed esperti che abbiano svolto precedenti attività in ambito di Protezione Civile, e la messa in sicurezza del territorio.
La Colonna Mobile Provinciale, inoltre verificherà l’ammodernamento dei mezzi dei Corpi Comunali della Protezione Civile, la loro efficienza e assicurazione, inserendo ciascun Corpo nei ruoli specifici, aiutando e stimolando la costituzione di organizzazioni di protezione civile con le quali instaurerà rapporti di collaborazione attraverso lo strumento della convenzione. Il Capo Colonna Provinciale curerà, in tempo di pace, che i Comuni provvedano all’aggiornamento degli operatori e il loro inserimento nei quadri del Corpo Regionale verso il quale è l’unico referente.
I Corpi Comunali della Protezione Civile, coordinati e diretti da un Coordinatore di Emergenza, designato dal Sindaco, dal quale dipende, sono costituiti prevalentemente dalle Associazioni di Protezione Civile e dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma presenti sul territorio comunale che rispondano ai requisiti d’efficienza, autonomia ed operatività, sostituiscono i preesistenti uffici e assessorati comunali di protezione civile in tutte le loro funzioni, sono in stretto contatto con la Direzione dei Vigili del Fuoco con la quale collaborano nella gestione degli interventi di micro emergenza, per la gestione e coordinamento della componente volontaria ci si avvarrà dei sottufficiali EI posti in Ausiliaria.
Nelle emergenze regionali, interprovinciali i Corpi Comunali della Protezione Civile, sono inseriti nei ruoli delle Colonne Provinciali coordinati dagli Ufficiali posti in Ausiliaria che svolgono attività volontaria di Protezione Civile. Il Comune provvede all’addestramento, all’equipaggiamento ed assicurazione del Corpo Comunale di Protezione Civile.